Nel nostro peregrinare on & off line siamo incappate in una bellissima scoperta: esiste un GINGER pugliese. Chiariamo: esiste (o almeno esisterà tra poco) un’altra piattaforma di crowdfunding a km 0 zero basata sul territorio, sulla necessità di coltivare ogni progetto con cura e attenzione, sulla condivisione di idee che posso aiutare lo sviluppo di comunità locali. Il nome del sito gemello di GINGER (almeno per la parte di cf) è Finanziami il tuo futuro e nasce dai ragazzi di Fare Associazione.
Chiacchierare con loro è stato molto confortante e ha anche dimostrato che l’evoluzione del crowdfunding sta proprio partendo da piattaforme di nicchia, geolocalizzate e con una forte presenza off line. Vi riportiamo quindi il nostro scambio di idee, aggiungendo solo che noi abbiamo sorriso tanto durante questa intervista, proprio perché ci sembrava di sentir parlare noi stesse; ipotizziamo già un gemellaggio. A rispondere alle nostre domande c’erano Annalisa Adobati, Vito Perrini e Graziana Semeraro di Fare Associazione, buona lettura!
[Annalisa] Noi lavoriamo da circa sette anni nell’ambito dell’associazionismo sul territorio; abbiamo così maturato una certa esperienza nella progettazione di iniziative locali. Da varie attività portate avanti negli anni e dall’immagine che ci siamo fatti del nostro territorio è nata l’idea di un crowdfunding molto localizzato, dedicato alla Valle d’Itria (comuni di Alberobello, Cisternino, Locorotondo, Martina Franca, Noci, Putignano). Due sono le considerazioni principali che ci hanno portato a questo progetto:
Come unire quindi domanda e offerta? Abbiamo pensato al crowdfunding, ben consapevoli che la dimensione “web” non è poi così diffusa qui in Valle d’Itria … anzi! Per cui Finanziami il tuo futuro è sì una piattaforma online su cui caricare i progetti, ma a essa sono abbinate attività concrete sul territorio volte a far sì che anche l’uomo comune venga a conoscenza di questa possibilità e soprattutto se ne senta parte. E questo è anche il motivo per cui abbiamo deciso di essere molto locali: vogliamo creare affezione nei confronti delle idee, permettere alle persone di fidarsi della piattaforma proprio perché i progetti saranno portati avanti da amici, vicini di casa, compaesani e avranno una tangibile ripercussione sul territorio.
[Annalisa] Esatto; si crea una sorta di controllo sociale per cui chi finanzia può verificare subito se i progetti vengono portati a compimento. E le persone stesse che li propongono sono responsabilizzate.
[Vito] Sì, aggiungo solo che noi abbiamo deciso di sfruttare una delle caratteristiche “sociali” che contraddistinguono l’Italia, ovvero l’importanza della rete familiare. Con FITF aumentiamo il potenziale delle reti familiari e facciamo sostenere a loro, in modo naturale, lo sviluppo del territorio.
[Annalisa] Parte del merito va anche alla Regione Puglia che in questi anni, grazie a politiche giovanili particolarmente illuminate, ci ha spesso messo in condizione di partecipare a bandi ed entrare così in un’ottica progettuale. La fiducia che le istituzioni hanno in noi è fondamentale, soprattutto in questa fase iniziale. Inoltre, noi gestiamo i Laboratori Urbani del territorio; i Laboratori Urbani sono spazi ristrutturati tramite co-finanziamenti proveniente dalla Regione e dai comuni sede dei laboratori; le 98 realtà pugliesi sono poi state affidate ad associazioni locali. Noi, con un’altra associazione, gestiamo da un anno e mezzo i laboratori di Noci, Alberobello e Locorotondo e abbiamo creato una rete che li unisce.
[Vito] Diciamo che i Laboratori Urbani saranno l’antenna da cui trasmettere le nostre attività!
[Annalisa] Nel 2012 abbiamo partecipato con questo progetto al bando Miur “Smart cities, communities and social innovation” dedicato a tutti i cittadini, le imprese e i centri di ricerca delle quattro Regioni ad Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia). Abbiamo vinto il bando, ci siamo costituiti in associazione di promozione sociale e grazie al finanziamento del Miur (50 mila euro) abbiamo sviluppato l’idea e la piattaforma. Inoltre, sempre grazie al contributo finanziario, l’uso della piattaforma e tutti i servizi annessi saranno gratuiti per il primo anno.
[Vito] All’interno dello staff ci sono competenze specifiche diverse: grafici, esperti di comunicazione, informatici, etc … In questo modo possiamo anche fornire servizi specifici e assistenza agli utenti. In particolare Graziana si occupa di grafica e ufficio stampa mentre Annalisa e io curiamo l’ambito dell’animazione territoriale. Il nostro scopo è infatti andare di pari passo con la piattaforma e con le attività sul territorio: coinvolgere sia i giovani che la signora Maria, totalmente all’oscuro del mondo di internet.
[Annalisa] Esatto, almeno all’inizio sarà così. E anche i servizi di supporto ai progetti saranno gratuiti.
[Graziana] Metteremo a disposizione anche forme di pagamento offline come bonifico o bollettino postale.
[Annalisa] A questo uniremo una serie di eventi, iniziative, banchetti molto capillari che ci aiuteranno nella nostra opera di sensibilizzazione collettiva.
[Vito] Sì noi vogliamo dare trasparenza totale e mostrare anche ai più sospettosi come ogni centesimo donato abbia poi una ripercussione sul territorio. Siamo un po’ degli utopisti ma ci crediamo davvero!
[Vito] Beh, questa è la dimostrazione che se sia a noi che a voi è venuta questa idea del crowdfunding locale … vuol dire che è geniale! E soprattutto scardina i pregiudizi e le differenze Sud/Nord Italia.
[Annalisa] Al momento stiamo mettendo a punto la piattaforma che sarà pronta a maggio; ipotizziamo però di avere il picco di attività nel periodo estivo quando la Valle d’Itria si riempie di eventi, festival, momenti di aggregazione.
[Graziana] Entro fine giugno i ragazzi dovranno presentare la propria idea progettuale che verrà pubblicata sulla piattaforma. Il contributo massimo che si potrà richiedere per ciascuna proposta è di 10 mila euro per la realizzazione di progetti della durata massima di 12 mesi. Con la pubblicazione online delle proposte, sarà possibile iniziare a ricevere finanziamenti per i progetti. Trascorso un mese, rimarranno in gara i progetti che raggiungeranno almeno il 10% dell’importo richiesto, raccolto solo tramite crowdfunding.
Dopo altri 4 mesi (a 5 mesi dalla pubblicazione dell’idea) continua a gareggiare chi raggiunge la seconda soglia del 60% dell’importo richiesto, raccolto solo tramite crowdfunding. Nel mese successivo (quindi a 6 mesi dalla pubblicazione dell’idea) i progetti che hanno superato la seconda soglia potranno raggiungere il 100% (o superarlo) non solo tramite il crowdfunding classico, ma anche tramite un premio promosso da Finanziami il tuo futuro.
[Vito] I progetti che non raggiungeranno le soglie di finanziamento previste da Finanziami il tuo futuro usciranno dalla “competizione”, ma l’idea progettuale resterà pubblicata sulla piattaforma che fungerà anche un po’ da “vetrina”.
[Annalisa] Sì, in via informale. Diciamo che uno dei nostri compiti è far sì che il progetto caricato sulla piattaforma sia del tutto appetibile, per questo questa prima fase ci serve a limare un po’ le proposte che ci sono già arrivate. Ancora una volta la dimensione locale appare fondamentale e anche in un’ipotesi di sviluppo futuro dovrà sempre rimanere un punto fisso.
[Tutti] Assolutamente! Anche perché stiamo mettendo in piedi due progetti che potrebbero davvero definirsi “pilota” per quanto riguarda il panorama del crowdfunding anche a livello internazionale. Dal confronto reciproco riusciremo a imparare più velocemente e potremo anche sostenerci a vicenda.
Come restare aggiornati sui nostri gemellini pugliesi?
Sito: www.fareassociazione.it
Facebook: www.facebook.com/pages/Fare-Associazione
Twitter: @ApsFare
Tanti sono i punti in comune tra GINGER e Finanziami il tuo futuro: la dimensione territoriale, l’importanza dei legami familiari, la cura e i servizi ai progetti … le tempistiche, addirittura quelle! E, dulcis in fundo, anche GINGER è un’associazione e non chiederà percentuale sui soldi raccolti. A questo punto siamo già in fermento per far venire i nostri gemellini qui in Emilia Romagna e per andare noi in spedizione in Valle d’Itria. Knot-working works!
Nel frattempo grandi attività in GINGER: siamo state tra le ospiti di un bel dibattito sul crowdfunding a Maps (Radio Città del Capo), domani andremo a un interessante incontro sul recente decreto sviluppo (tanto per rimanere sul pezzo!) di cui vi renderemo scrupolosamente nota e lavoriamo al restyling del blog. E ci sono altre interviste a progetti GINGER in arrivo! Insomma … non ci fermiamo mai.
Per non perdervi niente iscrivetevi – bottone “Gingerizzati” a fondo pagina – e scriveteci senza remore a idea.ginger@gmail.com.
Chi viene in Puglia con noi? Eh? Eh?