10/10/2022 di Luca Borneo

In che modo Abbiamo un cuore in Comune rappresenta un punto di svolta per il crowdfunding civico

In sintesi

Sono online su Ideaginger.it le campagne di crowdfunding civico supportate da Emil Banca con Abbiamo un cuore in Comune - Crowdfunding edition. Anche se mentre sto scrivendo le raccolte fondi sono ancora tutte in corso penso sia già il momento di condividere alcuni spunti sulla portata dell’iniziativa.

Vuoi recuperare tutti i dettagli di Abbiamo un cuore in Comune? Li trovi qui.

I comuni che stanno raccogliendo fondi e per quali obiettivi

Prima però un breve specchietto di cronaca. Sono già 7 i comuni che hanno pubblicato una campagna su Ideaginger.it con il supporto di Emil Banca, ovvero:

Quando si pianifica una campagna di crowdfunding civico individuarne l’obiettivo rappresenta una delle decisioni strategiche più importanti. Non si tratta “solo” di trovare una voce di spesa tra tante, ma di proporre alla comunità di raggiungere insieme un traguardo che sia effettivamente percepito come condiviso e capace di attivare nei potenziali sostenitori la fondamentale leva del senso di appartenenza.

Come fare?

I comuni selezionati con Abbiamo un cuore in comune sono partiti dall’ascolto del proprio territorio, della sua storia e dei suoi valori. In questo modo sono nate campagne di crowdfunding per riqualificare gli spazi pubblici con l’arte (Medesano e Gualtieri), arricchire i parchi cittadini con nuovi giochi (Formigine e Granarolo), nonché investire nella formazione di ragazze e ragazzi (San Giovanni in Persiceto e Castelnovo ne’ Monti), senza dimenticare le tematiche ambientali e della sostenibilità (Barcella).

La forza di una innovativa partnership tra pubblico e privato

Abbiamo un cuore in Comune è senza dubbio una delle esperienze più ambiziose di crowdfunding civico in Italia. Quando abbiamo progettato insieme a Emil Banca la call da proporre ai comuni emiliani abbiamo messo a frutto tutto quanto appreso e sperimentato in ormai 8 anni di lavoro insieme alla banca per promuovere il crowdfunding per il terzo settore.

Ne è nato un percorso che ha permesso di raccogliere 14 proposte di campagne di crowdfunding presentate dai comuni del territorio, di cui 7 sono già online mentre altre partiranno nei prossimi mesi. E questo è già un risultato significativo, che merita alcune riflessioni.

  • Insieme a Emil Banca abbiamo fatto anzitutto un investimento culturale, volto a rendere il crowdfunding uno strumento a disposizione degli enti locali. Investimento che acquista ancor più valore considerando che la call era dedicata agli enti più "periferici" dell’Emilia, quelli non capoluoghi di provincia.
  • Il fatto che su Ideaginger.it ci siano contemporaneamente 7 campagne di crowdfunding lanciate da altrettanti comuni è indicativo poi di come il lavoro di cui al punto precedente sia riuscito a rendere il crowdfunding effettivamente accessibile e interessante per tanti enti locali.

Ma sono anche convinto che Abbiamo un cuore in Comune rappresenti un punto di svolta nel settore, di cui non ancora una volta Ginger ed Emil Banca sono stati pionieri insieme. Mi spiego.

Da quando nel 2015 insieme alla banca abbiamo lanciato La via della solidarietà il numero di campagne di crowdfunding lanciate su Ideaginger.it da associazioni ed enti non profit emiliani è aumentato progressivamente sempre più. È chiaro che anche prima di questa iniziativa c’erano realtà del terzo settore che utilizzavano il crowdfunding ma lo facevano in un contesto in cui la raccolta fondi online muoveva i primi passi e fare crowdfunding era percepito ancora come cosa per pochi, a disposizione solo dei progettisti più innovativi.

Edizione dopo edizione, il modello basato su formazione, affiancamento Ginger e supporto economico di Emil Banca si è dimostrato sempre più efficace, contribuendo prima alla diffusione e al consolidamento del crowdfunding per il terzo settore in Emilia, con sempre più realtà pronte a cimentarsi con la raccolta fondi online, e poi alla replica dello schema di lavoro in sempre più territori.

Ora sono convinto che ci troviamo all’inizio dello stesso fenomeno riferito però al crowdfunding civico. Certamente prima di oggi erano già molti gli enti locali a raccogliere fondi su Ideaginger.it, ma penso che Abbiamo un cuore in Comune detterà un cambio di passo al settore. Il crowdfunding civico non è più riservato ad enti particolarmente propensi a sperimentare, ma sarà sempre più uno “straordinario strumento ordinario” a disposizione di tutti gli enti locali

Abbiamo un cuore in Comune ha evidenziato come quello del crowdfunding sia un terreno fertile anche per innestare nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato, che si pongano l’obiettivo di aiutare i territori ad essere sempre più sostenibili, solidali e ricchi di cultura. Proprio come fatto insieme a Emil Banca e a tutti i comuni che hanno lanciato e lanceranno una campagna di crowdfunding.