“Abbiamo comprato un tendone da circo! È bello, è bianco ed è vuoto”. Questo l’incipit del testo della campagna di crowdfunding ITC Lab. C'è niente di più triste di un circo vuoto?.
La Compagnia Teatro dell'Argine si trova alle porte di Bologna e da anni organizza numerosissime attività culturali e formative per differenti fasce di età. Con il tempo è sorta la necessità di costruire un nuovo spazio, una piazza coperta per fare incontri e divertirsi: il tendone ITC Lab.
Mentre si definivano i laboratori del mattino per fare arte terapia e dal pomeriggio fino alla sera si immaginavano spettacoli e feste, la compagnia ha colto la necessità di fare crowdfunding, per raccogliere fondi e iniziare a riempire il tendone. La campagna ha coinvolto 118 sostenitori, arrivando a raccogliere più di 6.000 euro. Dopo questa avventura abbiamo chiesto ad Andrea Paolucci, direttore artistico della compagnia e responsabile dell’iniziativa, come è stata l'esperienza del crowdfunding.
Avevamo il progetto giusto. Siamo abituati a offrire occasioni per stare insieme attraverso il teatro: spettacoli, corsi, eventi. Tutte attività che riusciamo a organizzare all’ITC Teatro, una sala da 220 posti, e all’ITC Studio, lo spazio dedicato alla didattica con ben 7 sale prove. Ma avevamo in mente di fare alcuni progetti, specialmente legati al sociale, al lavoro con le fragilità, al coinvolgimento di nuovi pubblici, per i quali non avevamo lo spazio giusto. Ed ecco l’idea del tendone da circo come luogo polivalente, dove guardarsi in faccia e fare cose insieme. A cominciare dalla colletta per attrezzarlo insieme e finanziare le prime attività. Il crowdfunding ci è sembrato un modo non solo per chiedere un aiuto economico, ma per condividere un progetto di solidarietà e bellezza, due parole che amiamo molto.
Abbiamo imparato molto, soprattutto grazie a voi. La comunicazione è stata fatta sia sui social che dal vivo, nelle molte occasioni in cui l’ITC Teatro è stato aperto. Parlare direttamente alle persone, raccontargli i tuoi obiettivi, magari riuscire a trasmettere la tua passione e la tua determinazione, sono state le azioni che hanno dato i risultati migliori. Metterci la faccia è servito molto. E quando alla fine abbiamo capito come essere chiari ed efficaci, la campagna è finita! Diciamo che siamo pronti per la prossima!
Come ti dicevo li abbiamo incontrati. Prima virtualmente, sui social, via email, nelle tante newsletter che abbiamo per gli spettatori, i corsisti, ecc. Poi li abbiamo invitati a venire a vedere il tendone, come lavoriamo, cosa volevamo farci. È stato un lavoro capillare, persona per persona. Molti dei nostri primi sostenitori hanno iniziato a fare passaparola, a tornare portando un amico, a condividere e rilanciare. Anche questo lavoro di “secondo grado” è stato importantissimo.
Aver scoperto l’affetto della nostra comunità. Tutti ci hanno aiutato a rilanciare e a far conoscere il progetto e molti di loro hanno donato con una generosità inusuale.
Un’occasione unica per incontrare persone con cui condividere un percorso e scoprire che la solidarietà e la generosità albergano in persone insospettabili vicino a te.
A tu per tu...