19/04/2017 di Luca Borneo

Una cucina arredata con il crowdfunding

AGD - L’Associazione per l'Aiuto ai Giovani Diabetici ha concluso con successo su Ideaginger.it una campagna di crowdfunding per arredare la cucina della nuova casa in cui svolgere attività a supporto di ragazzi e ragazze affetti dal diabete. Capofila dell’iniziativa è stata l’intraprendente Rosalia Moncada che ha portato avanti il progetto con grande determinazione.  Al termine dell’avventura i risultati sono stati molto positivi: l’obiettivo iniziale di 3.000 euro è stato superato di molto e AGD è riuscita a raccogliere più di 8.000 euro grazie al supporto di oltre 140 sostenitori. Ora che l’associazione è pronta ad arredare la cucina Rosalia ci ha raccontato la propria esperienza.

Come raccontereste l’esperienza della campagna La Dolce Vita in poche parole?

La campagna di crowdfunding La Dolce Vita è stata molto positiva in tutti i suoi aspetti: dall'organizzazione preliminare, al periodo di svolgimento e, infine, la fase conclusiva. AGD si è cimentata in un'esperienza nuova, molto coinvolgente e che ha dato ottimi risultati.

Come AGD di Bologna siete attivi ormai da decenni e avete all’attivo numerose azioni di raccolta fondi. Come mai avete deciso di guardare al crowdfunding per arredare la cucina della vostra nuova casa?

AGD crede nella diversificazione dei canali di raccolta fondi. In particolare il crowdfunding è stata una novità, anche perché non era mai stata strutturata una campagna di fundraising “online”.

Questa campagna è stata un'importante palestra e si è pensato di dedicarla alla raccolta fondi per l'arredamento della cucina in quanto questa sarà un luogo fondamentale per lo svolgimento e lo sviluppo delle attività dell'associazione. In particolare qui verranno proposti progetti rivolti ai giovani utenti e alle loro famiglie relativi alla sana alimentazione, che saranno declinati in corsi di cucina adeguati alle esigenze specifiche dei bambini e ragazzi affetti da diabete e/o celiachia.

La strada che vi ha portato a raccogliere il 275% del budget richiesto è stata lunga. Quali sono stati i momenti più significativi della campagna? E quali sono stati gli ostacoli principali che avete dovuto affrontare?

I momenti più significativi della campagna sono stati senz'altro la costruzione del progetto, il lancio e tutta l'attività di promozione. L'ostacolo principale si è rivelato il coinvolgimento nell'iniziativa degli associati, infatti pochi hanno partecipato attivamente alla promozione della campagna e alle stesse donazioni per contribuire all'acquisto della cucina, di cui, per altro, saranno i diretti beneficiari.

Oltre a raccogliere fondi credete il progetto vi abbia aiutato a sensibilizzare le persone sulla vostra attività?

Senz'altro la campagna è stata un vettore importante per far conoscere la nostra realtà associativa e, di conseguenza, per la sensibilizzazione sulla tematica del diabete giovanile.

Ora che la campagna è conclusa, quali sono le vostre prossime sfide?

D'ora in avanti AGD si impegnerà, oltre a proseguire le attività di erogazione di servizi, anche sulla raccolta fondi per un importante progetto di ricerca scientifico-medica che avrà carattere internazionale.

A tu per tu...