Una missione: permettere ai bambini fare musica insieme, allestendo delle orchestre e dei cori pensati appositamente per loro. La necessità di trovare gli strumenti musicali per poterli farli suonare insieme. La sfida di riuscirci con il crowdfunding. Potremmo descrivere così l'essenza di Regala un violino, la campagna di crowdfunding che LiberaMusica ha trasformato in un successo su GINGER. Quasi 12.000 euro raccolti, oltre 290 sostenitori coinvolti e quota 120% del budget raggiunta.
Abbiamo chiesto a Chiara Galli, presidente di LiberaMusica, come sia stato possibile raggiungere risultati così significativi e quale sia stata la sua esperienza con la campagna di crowdfunding. Ecco cosa ci ha raccontato.
Come è nata l’idea del crowdfunding?
La scelta del crowdfunding è stata naturale visto che l'intero progetto nasceva con una forte valenza sociale, quella di portare la musica a tutti e di creare una comunità di supporto alle mamme e alle persone che vedevano un modo diverso di fare musica. L'idea di ricorre al crowdfunding è quindi nata insieme al progetto di realizzare i corsi di coro e orchestra; per partire avevamo bisogno degli strumenti e abbiamo deciso di ricorrere al crowdfunding per prenderli, sia raccogliendo fondi che strumenti musicali usati.
Come avete preparato la campagna prima di andare online?
Prima di andare online abbiamo studiato, pensato e organizzato la campagna; eravamo in due a lavorare sul fronte della comunicazione e della creazione dei contenuti. Abbiamo preparato tutto abbastanza velocemente perché il crowdfunding era già in linea con la nostra idea di progetto.
Durante la raccolta fondi avete organizzato molti eventi. Quanto vi hanno aiutato per il successo del vostro progetto?
Alcuni eventi sono stati fondamentali, sopratutto i concerti. Essendo un'associazione che si occupa di musica, quando i musicisti e i bambini suonavano si manifestava il nostro lavoro. Abbiamo anche sviluppato una rete di eventi con le altre realtà musicali del territorio, magari meno determinanti sul fronte della raccolta fondi ma molto importanti per creare relazioni.
I nostri concerti erano gratuiti ma durante gli stessi pubblicizzavamo la raccolta fondi e al termine raccoglievamo le donazioni.
C’è stato un momento di difficoltà nel corso della campagna?
Tra fine luglio e inizio agosto, verso metà campagna, abbiamo attraversato un momento di grande stanchezza, perché il lavoro è stato molto impegnativo, a cui si è aggiunta la difficoltà nel coinvolgere nell'iniziativa certe istituzioni. Non abbiamo però mai pensato di non farcela, perché avevamo visto che l'idea piaceva molto e bastava poco per coinvolgere le persone.
Regala un violino 2Qual è stato invece l’aspetto più divertente dell’esperienza crowdfunding?
È stato bello il coinvolgimento dei bambini, che erano interessati al punto tale da chiederci come andava la campagna e da verificarne i progressi sul sito.
Oltre i fondi raccolti, cosa vi ha lasciato questa avventura?
La cosa bella è stata che quasi tutte le donazioni sono arrivate da persone, non da aziende o istituzioni; le donazioni più grandi sono arrivate da persone che non ci aspettavamo e non conoscevamo ma che credevano nel progetto. Avremmo potuto fare ancora di più, riuscendo a coinvolgere tutta la città e ancora più cittadini di Pesaro, ma la musica classica non è così immediata.
Proveremo a costruire un rapporto in futuro con le persone che abbiamo incontrato e con i nostri donatori; creare rapporti ancor più solidi con i donatori è un dovere ma anche una speranza.
Se avessi solamente poche parole per completare la frase crowdfunding è..., cosa diresti?
Crowdfunding è una sorpresa che ti fanno le persone.
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